Legittima difesa, un passo verso i “giustizieri della notte”

Non voglio usare troppi giri di parole: è una legge sbagliata e pericolosa. Il nuovo provvedimento sulla legittima difesa, appena approvato dalla Camera, è un piccolo passo verso il far west. Legittimare l’uso delle armi in caso di rapina nella propria abitazione o di minaccia a se stessi, agli altri o ai propri beni, a prescindere dalla proporzionalità della reazione, è una scelta scellerata con la quale si tenta di strizzare l’occhio agli istinti peggiori di un certo elettorato e si lancia un brutto segnale.

Per evitare inutili polemiche riprendo il testo che ha linkato su Facebook il deputato dem Davide Baruffi nel tentativo di respingere le accuse che gli sono piovute addosso sulla sua bacheca.

Eccolo, tratto dal sito dei deputati del Pd:

 

Provvedimento serio per la sicurezza dei cittadini

Approvata alla Camera la legge sulla nuova legittima difesa. Senza voler strumentalizzare le paure e le preoccupazioni dei cittadini, abbiamo approvato un testo che migliora la sicurezza di tutti. Con equilibrio, sapendo che il tema della sicurezza è presente nella nostra società. E a questo abbiamo voluto dare una risposta che ci auguriamo efficace.

Ecco le principali novità:

–  le situazioni che vengono considerate “legittima difesa” vengono “ampliate”: con una modifica al secondo comma dell’art. 52 cp., si considera legittima difesa la reazione a un’aggressione commessa in tempo di notte, ovvero la reazione a seguito dell’introduzione in casa, in negozio o in ufficio, con violenza alle persone o alle cose, ovvero con minaccia o con inganno;

– si precisa anche l’ambito di applicazione della fattispecie dell’eccesso di legittima difesa, prevedendo (un emendamento della Commissione) l’esclusione della colpa quando la reazione sproporzionata della persona offesa è causata dal grave turbamento psichico determinato da un pericolo attuale per la vita, per l’integrità fisica, per la libertà personale o sessuale; 

– le spese legali di chi dovrà affrontare un processo per legittima difesa saranno a spese dello Stato: anche questa è una modifica prevista da un emendamento della commissione al testo all’esame dell’Aula. Per il 2017 gli oneri previsti a tale scopo ammontano a 295mila euro.

 

Il testo è chiarissimo. Oltre ad “ampliare” le situazioni che configurano la legittima difesa (l’aggressione “commessa in tempo di notte” non meglio specificata e generica nella sua ambiguità di orario), la nuova legge prevede anche – e questo è l’aspetto più preoccupante – una deroga al criterio di “proporzionalità” della reazione. Il vecchio articolo 52 infatti recitava che “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa”. Ora quest’ultima parte viene modificata prevedendo “l’esclusione della colpa quando la reazione sproporzionata della persona offesa è causata da grave turbamento psichico determinato da un pericolo attuale per la vita, per l’integrità fisica, per la libertà personale o sessuale”.

In sostanza se prima un cittadino, aggredito in casa o in negozio, sparava alle spalle del rapinatore in fuga era perseguibile per eccesso di legittima difesa,  oggi, grazie al “grave turbamento psichico” (tra l’altro difficilmente dimostrabile) non più. Viene meno la proporzionalità della reazione rispetto all’offesa.

Mi pare un significativo e preoccupante arretramento. Soprattutto perché, allargando le maglie della legittima difesa, prevedendo deroghe alla proporzionalità della reazione e quindi favorendo una più massiccia esclusione della colpa, si può aprire la strada a una giustizia fai da te dagli sviluppi imprevedibili.

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