Chi ha oscurato l’archivio storico dell’Unità?

Da due giorni l’archivio on line dell’Unità (sia quello storico che quello fotografico) non è più accessibile. A chi tenta di collegarsi appare la scritta “impossibile connettersi al sito”. Forse si tratta di un problema tecnico, forse è in atto una manutenzione, forse stanno lavorando per rendere più efficiente il servizio. 

O forse invece hanno deciso di “privatizzare” l’archivio e di renderlo non visitabile a tutti? Non lo sappiamo. Ma visto che in quell’archivio è conservata la memoria di milioni di persone e anche quella di chi, più modestamente, ha lavorato all’Unità vorrei chiedere al direttore Sergio Staino che cosa è accaduto. Anche se, come ha spesso spiegato, lui è direttore del quotidiano di carta e non del sito, credo che la sua responsabilità e il suo interesse sull’archivio del giornale siano fuori discussione.

Ma che cosa è successo? Secondo una versione il sito sarebbe stato sospeso per un passaggio di gestione da Tiscali a un nuovo gestore non meglio specificato e nessuno offre rassicurazioni sui tempi di riattivazione. Anche perché l’archivio, gestito da Tiscali, gira su un sito che si chiama unita.tv che userebbe il marchio Unità in modo improprio non essendo legato alla redazione dell’Unita né alla sua direzione e né alla sua proprietà. 

Un’altra versione sostiene invece che la società editrice dell’Unità proprietaria dell’archivio avrebbe chiesto a Tiscali di ridiscutere il contratto (pare oneroso) di gestione, che Tiscali abbia chiesto intanto il pagamento di quanto finora dovuto e mai versato e non avendo ricevuto riscontro abbia premuto il tasto off.

In ogni caso una brutta storia che rischia di oscurare 93 anni di storia dell’Unità. No, non si può. Proprio non si può.

Aspettiamo una spiegazione ufficiale e circostanziata dal direttore Sergio Staino e dai responsabili della società.